Monday 9 January 2017

Come spiega il medico al pronto soccorso di Nola

“Tra sabato e domenica sono arrivate 265 persone – ha spiegato – a fronte delle 150 circa che arrivano in media, complice anche il freddo che ha gelato le strade, e che ha costretto molte persone della provincia di Avellino a venire a Nola anziché andare altrove. E quando qualcuno giunge al pronto soccorso non possiamo certo mandarlo via, abbiamo preferito mettere a terra le persone piuttosto che non prestare loro assistenza”. De Stefano insiste: “Una di quelle persone era in arresto cardiaco, ma che dovevamo fare senza letti né barelle, mandarla via? I medici hanno preferito fare la defibrillazione sul pavimento, pur di salvarle la vita come è accaduto”. A suo giudizio le immagini mostrate in tv, “non hanno dato una bella immagine dell’ospedale, ma era l’unica soluzione per far fronte all’emergenza”. “L’altra persona ritratta a terra – ha raccontato – era stata messa in posizione antisoffocamento perché era in preda al vomito”. Il direttore sanitario spiega che “30 dei 265 utenti arrivati al pronto soccorso sono stati ricoverati e due persone sono state portate in altri nosocomi. Si pensi che c’era anche l’emergenza acqua, ed avevamo allertato la prefettura per poter avere qualche autobotte, poi fornitaci dai vigili del fuoco”. Come spiega il medico al pronto soccorso di Nola arrivano persone “dall’Agro Sarnese, dal Vesuviano, dal Nolano, dall’Avellinese, dall’Acerrano, per un’utenza di circa 300mila persone. Ma i medici fanno il loro dovere e danno assistenza nel migliore dei modi possibili, considerando anche che l’ospedale ha 107 posti letto a disposizione, e ne sarebbero necessari, nella norma, almeno il doppio. Noi non ci scoraggiamo, e siamo sereni, siamo pronti a chiarire tutto quanto ci sarà chiesto di chiarire. Ripeto, quella di sabato è stata un’emergenza che definire eccezionale è poco”.


“Situazione ancora critica, pazienti su sedie e barelle”
Oggi la situazione è che non c’è nessun paziente a terra, ma sono ancora molti gli utenti del pronto soccorso, assiepati su sedie e barelle in attesa di visita o dell’eventuale ricovero, e gli operatori sanitari parlano di situazione che resta comunque “critica”. “Speriamo di non arrivare al punto di sabato – spiega un medico in uscita dall’ospedale – Il 118 è stato allertato, ma le autoambulanze continuano ad arrivare. Per ora abbiamo pazienti sulle sedie e sulle barelle, nessuno fortunatamente a terra”. Molte delle persone giunte nel nosocomio nolano nelle ultime ore, hanno avuto problemi legati all’influenza, complice anche il gelo di questi giorni, con ripercussioni sul sistema respiratorio. “Assistiamo tutti – sottolineano i medici – facciamo quanto possibile, senza lasciare nessuno senza cure, perciò sabato si è arrivati al collasso. Arrivano persone da tutta la provincia di Napoli e di Avellino, siamo al limite. Non possiamo rimandare indietro gli utenti. Speriamo che la situazione migliori”.

No comments:

Post a Comment